Da quanto emerge Whirlpool non avrebbe fatto alcun passo indietro, anzi ha confermato al tavolo convocato al ministero dello sviluppo economico dalla viceministra Alessandra Todde, quello che, purtroppo, è noto da tempo, vale a dire che l’azienda non ha alcuna intenzione di ritornare sulle proprie decisioni in merito al sito di Napoli.

La prospettiva nell’immediato rimane, quindi, la peggiore possibile, il licenziamento collettivo dei circa 400 dipendenti campani che si vanno ad aggiungere agli altrettanti di Riva di Chieri, dove a chiudere è stata una controllata della Whirpool, la Embraco. Una situazione sempre più critica, con i dipendenti dello stabilimento campano che rischiano di fare la fine dei loro colleghi del piemontese: senza ammortizzatori sociali e con le lettere di licenziamento già a inizio luglio.

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