Garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori è compito del titolare dell’azienda, che deve mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelarne l’integrità psicofisica. Solo nel caso in cui il dipendente dimostrasse una condotta anomala e fuori dalle regole di prevenzione, la responsabilità di un eventuale infortunio non ricadrebbe sul titolare.
In genere, in tutte quelle situazioni in cui il datore di lavoro si trovasse a non adottare le misure protettive, non vigilasse sul rispetto delle norme di sicurezza o non venissero predisposte le procedure di prevenzione, la responsabilità, in caso di incidente, spetterebbe a lui.
Secondo gli articoli 32 della Costituzione e 31 della c.d. Carta di Nizza, ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose. Questo principio viene applicato attraverso varie disposizioni di legge, tra cui d.Lgs. 81/08. Il datore di lavoro ha l’obbligo di applicare tassativamente le misure stabilite dalla normativa in base al tipo di attività svolta. Inoltre, è necessaria un’attenta valutazione dei rischi relativi all’ambiente di lavoro in cui i dipendenti si trovano a operare, avendo cura di far rispettare gli obblighi individuali.
Fondamentale, infine, è accertare le cause che possono aver provocato un infortunio, assicurandosi che il datore di lavoro abbia adempiuto a tutti gli obblighi che gli spettano; d’altra parte, il lavoratore dovrà utilizzare i dispositivi di protezione e adottare misure preventive. La collaborazione tra le parti costituisce il modo più efficace per scongiurare incidenti sul posto di lavoro e tutelare la salute dei dipendenti.