Secondo quanto riportato dal Titolo VIII del decreto legislativo 81/2008 all’articolo 181, spetta al datore di lavoro valutare i rischi provocati dall’esposizione ad agenti fisici e mettere in atto le misure di protezione per salvaguardare i lavoratori. Tale valutazione deve essere programmata e svolta con cadenza quadriennale da personale qualificato e aggiornata su indicazione della sorveglianza sanitaria. L’articolo 182, invece, stabilisce che i rischi dell’esposizione ad agenti fisici devono essere eliminati o ridotti, attuando misure di prevenzione.

Nello specifico le vibrazioni trasmesse al sistema mano/braccio possono comportare un serio rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Tra le ripercussioni fisiche abbiamo disturbi di tipo vascolare, neurologico e articolare. Per le vibrazioni trasmesse a tutto il corpo, invece, sono stati confermati rischi di lombalgie e traumi del rachide. Altri tipi di effetti sono: senso di affaticamento, mancanza di concentrazione ed equilibrio, nausea.

La valutazione del rischio di esposizione alle vibrazioni viene effettuata con le dovute misurazioni, seguendo le linee guida stabilite dalla legge. Naturalmente, anche la prevenzione è importante e va predisposta creando programmi efficaci di manutenzione delle attrezzature, adeguando gli ambienti e organizzando una corretta formazione per i lavoratori sul corretto uso degli strumenti di lavoro. Tutto questo è necessario al fine di evitare i rischi provocati da una prolungata esposizione a vibrazioni meccaniche.

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