Non arrivano buone notizie dalle ultime rilevazioni. Da quanto emerge da marzo 2020, mese del primo lockdown, scattato per frenare l’aumento dei contagi di Coronavirus, sono nate 63mila imprese in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

Nel primo trimestre del 2021, le cessazioni effettive rilevate sono state pari a 98.491 unità, un numero, che «anche sommato alle cancellazioni decise d’ufficio dalle Camere di commercio a seguito di una prolungata inattività delle imprese», porterebbe il numero totale delle cessazioni a 106.598, lasciando in stagnazione il saldo tra iscrizioni e cessazione. «Si tratta comunque di un valore di gran lunga inferiore rispetto alla serie dei primi trimestri degli ultimi dieci anni.

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