Non arrivano buone notizie dai nuovi dati rilasciati dall’Inail, secondo il famoso e prestigioso istituto, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nei primi tre mesi dell’anno sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%). L’Inail ha quindi registrato oltre 2 morti al giorno sul lavoro nei primi tre mesi dell’anno.
Se prendiamo come riferimento l’intero 2020, gli infortuni con esito mortale sono stati 1.270, il 16,6% in più dell’anno precedente. Secondo questi numeri in Italia ogni giorno ci sono 3,47 morti sul proprio posto di lavoro. Il dato 2020 evidenzia un aumento di 181 casi rispetto ai 1.089 registrati nel 2019 (+16,6%) e, come spiega l’Inail, l’incremento è influenzato soprattutto dai decessi avvenuti e protocollati al 31 dicembre 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo.
Nel primo trimestre di quest’anno si osserva un decremento solo dei casi in itinere, passati da 52 a 31. Quelli avvenuti in occasione di lavoro sono stati 40 in più (da 114 a 154). Le regioni che presentano l’aumento più consistente sono il Lazio con 12 casi in più, l’Abruzzo (+8), la Lombardia (+6) quelle con il maggior calo sono la Sicilia (-7 casi), il Piemonte e la Puglia (-4 decessi per entrambe).