Come facilmente intuibile, dopo la fine degli ammortizzatori sociali con causale COVID-19, sono aumentati i licenziamenti. Seppur ancora al di sotto rispetto alle medie mensili fino al 2019. Si parla di 40mila licenziamenti, a fronte dei quasi 50mila precedenti, anche se non tutti i settori reagiscono allo stesso modo. Se il taglio di posti di lavoro è ancora contenuto nell’industria, non così si può dire dei servizi, dove peraltro è forte pure il ricorso al lavoro stagionale.

In questo periodo c’è un dato che va interpretato in modo quasi positivo: stanno aumentando coloro che si rivolgono ai centri per l’impiego, registrandosi come disoccupati. Nel solo mese di gennaio, le dichiarazioni di immediata disponibilità sono state circa 100.000, il 15% dei quali riferito a laureati.

Chiama ora

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazioneAbilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy