Continua senza sosta la pandemia e continua anche il rosso per bar, pizzerie, ristoranti e agriturismi, che rispetto al 2019 in soli venti giorni hanno perso circa 1,5 miliardi di euro del fatturato.
Da quanto emerge, i locali si sono svuotati per il timore provocato dalla rapidità di diffusione dei contagi, per lo smart working e per il calo del turismo ma anche per il fatto che milioni di italiani sono stati costretti a casa perché positivi al Covid, hanno avuto contatti a rischio e sono in quarantena o sono privi di green pass perché non vaccinati.
Una situazione che vede in difficoltà non solo le 360mila attività dei pubblici servizi, ma anche l’intera filiera agroalimentare, che conta ben 740 mila aziende agricole e 70 mila industrie alimentari. A ciò si aggiunge il caro-energia, che con l’impatto sui trasporti di merci ha effetti anche sul potere d’acquisto degli italiani e sui costi delle imprese. Ad oggi, l’85% delle merci viaggia su strada prima di arrivare sugli scaffali dei negozi e i costi della logistica incidono fino al 30-35% sul totale dei costi per frutta e verdura. Secondo l’indagine, in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 euro/km) e la Germania (1.04 euro/ km) e il doppio rispetto al costo medio dell’Europa dell’Est.