Lo studio dei near miss (infortuni mancati sul lavoro) è molto importante perché consente di individuare i fattori di rischio legati al processo lavorativo. A tal proposito, l’Inail ha elaborato un documento che mira a diffondere la cultura della sicurezza, soffermandosi sui modelli di gestione relativi a questi fenomeni.
Il testo dal titolo “Modelli di gestione dei near miss (MGNM): la diffusione della cultura della sicurezza nell’azione congiunta Inail-Fincantieri” è stato sottoscritto il 18 marzo 2019 con un protocollo d’intesa tra le parti, e riguarda le misure che hanno come obiettivo la salute e la sicurezza dei lavoratori, partendo dall’analisi degli infortuni mancati. Il percorso è finalizzato a esplorare opportunità e criticità dei near miss al fine di disporre operazioni preventive. Secondo quanto proposto dalla norma UNI ISO 45001, il rischio va considerato per programmare interventi di prevenzione.
Nel documento, oltre al quadro normativo, troviamo riferimenti alla “piramide della sicurezza” che serve ad analizzare gli eventi infortunistici. In più, vengono esplorati i modelli di gestione dei near miss in maniera completa, definendo i tre fattori che indicano il successo di un modello: impegno aziendale, reporting e analisi dei dati. Secondo recenti studi, molti lavoratori sono scoraggiati dal segnalare un quasi infortunio per incapacità di riconoscerlo oppure per paura di essere puniti dal responsabile. Infine, la formazione in materia è fondamentale affinché i lavoratori riconoscano e segnalino questi casi.
Purtroppo è stato riscontrato che, attualmente, sono poche le aziende che applicano un modello di gestione dei near miss poiché non esiste ancora uno standard universalmente riconosciuto.
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