Alcuni degli articoli contenuti nel nuovo decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 volti a contrastare il lavoro sommerso e migliorare le condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sono in stretta relazione con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che tra i vari obiettivi ha anche la salute dei lavoratori.

Nella presentazione del PNRR, infatti, sono indicate espressamente le azioni da mettere in campo per la lotta al lavoro irregolare, spesso caratterizzato dall’assenza di tutele riguardanti salute e sicurezza sul posto di lavoro. Tra queste operazioni rientrano una puntuale raccolta e condivisione dei dati da parte delle Autorità competenti, misure che promuovano il lavoro regolare, una campagna di sensibilizzazione destinata ai datori di lavoro e ai lavoratori includendo le parti sociali per fare comprendere il disvalore del lavoro sommerso e, infine, una governance che diriga e vigili sull’espletamento di queste azioni. Le iniziative trovano corrispondenza nell’articolo 19 del nuovo decreto-legge 36/2022 relativo al “Portale nazionale del sommerso(PNS), secondo cui i risultati dell’attività di vigilanza svolta dall’ispettorato nazionale del lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dall’arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza dovranno essere registrate sul Portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Per quanto riguarda le misure previste dal decreto-legge contro gli infortuni sul lavoro, l’articolo 20 prevede che l’INAIL stabilisca Protocolli d’intesa con le aziende al fine di rendere operativi gli interventi indicati nel PNRR per realizzare: programmi di formazione straordinari in materia di salute e sicurezza, progetti di ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie riguardanti ambienti e abbigliamento di lavoro, sviluppo di modelli organizzativi per la gestione dei rischi e iniziative di promozione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

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