Finalmente ci siamo, nella giornata di domani, ci sarà l’ok al Decreto Sostegni. Il sottosegretario al Mef, Claudio Durigon, ha promesso che entro il 30 aprile, tutti coloro che ne hanno diritto (il conto è di 2,8 milioni di beneficiari tra imprese, partite Iva e professionisti) avranno i soldi sul conto corrente.
Come verranno distribuiti i 32 miliardi? Sembra oramai deciso, che saranno suddivisi: 12 miliardi alle attività produttive, circa 6 miliardi per la sanità e poco meno di 10 andranno per famiglie e lavoro.
Per quanto riguarda i ristori per le pmi, eliminato il criterio dei codici Ateco a contare saranno le perdite dell’intero 2020 rispetto al 2019.
Gli aiuti andranno a circa tre milioni di piccole e medie imprese fino a 10 milioni di giro d’affari – compresi 800mila professionisti – e andranno da un minimo di 1000 euro per le persone fisiche a un massimo di 150mila euro con cinque fasce percentuali, dal 30% per i più piccoli al 10% per i fatturati tra 5 e 10 milioni.
Inoltre sarà inserita una nuova proroga del nuovo blocco dei licenziamenti, che dovrebbe essere fissata al 30 giugno superando così la scadenza attuale del 30 marzo. In seguito la misura resterebbe valida solo per le piccole imprese fino al 30 ottobre, che non hanno la tutela della cig ordinaria.