Non si ferma la salita dei prezzi al consumo, con la lettura del dato di febbraio, che ha indicato un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua. Ancora una volta l’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è legata soprattutto ai prezzi dei beni energetici, che riportano un +45,9% dal +38,6% del mese precedente, e a quelli beni alimentari (+3,1% per quelli lavorati e 6,9% per quelli non lavorati). Esclusi beni energetici e degli alimentari freschi, l’inflazione di fondo si mostra più bassa, attestandosi a 1,7% dal +1,5% di gennaio.

In linea di massima si è verificata un’accelerazione più marcata per i beni, da +7% a +8,6%, mentre la crescita dei prezzi dei servizi è rimasta costante, al +1,8%. L’aumento congiunturale dell’indice generale, spiega poi l’Istat, è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+8,3%) e in misura minore a quelli dei Beni alimentari non lavorati (+1,7%), dei Beni durevoli (+0,8%) e degli alimentari lavorati (+0,4%).

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