Ogni azienda ha la possibilità di erogare una serie di servizi ai propri dipendenti, tra questi rientrano alcuni benefit di carattere sociale che possono contribuire sensibilmente al benessere dei lavoratori e, in generale, dell’impresa. Nello specifico, si tratta di servizi di sostegno in alcune sfere chiave, come l’assistenza sanitaria e sociale, l’istruzione e momenti di svago.

Le diverse tipologie di servizi erogati dal datore di lavoro ai dipendenti o ai loro familiari vengono riservati a tutti i lavoratori o solo a una categoria. Sia che il servizio venga fornito volontariamente dal datore di lavoro sia che sia frutto di disposizioni normative è soggetto a esenzione, ma non deve avere forma di indennità che, invece, viene tassata.

Tra i possibili benefit che l’azienda può offrire a supporto del lavoratore troviamo le agevolazioni per gli spostamenti casa/lavoro e viceversa, il titolare può fornire un servizio navetta organizzato da lui o gestito da terzi stipulando una convenzione con pagamento a carico dell’azienda. Mentre il rimborso degli abbonamenti non prevede tassazione.

Secondo quanto disposto dalla legge, i servizi con finalità educativa, ricreativa e sanitaria non contribuiscono alla formazione del reddito di lavoro dipendente, come per le seguenti attività: corsi di lingua, informatica, musica, visite mediche specialistiche, abbonamenti per teatro e cinema, partecipazione a eventi sportivi. Ne possono beneficiare sia gli stessi lavoratori che i familiari anche non fiscalmente a loro carico.

Inoltre, l’art. 51, comma 2, lettera f-ter) stabilisce l’esenzione per le somme destinate ai servizi di assistenza ai familiari anziani con più di 75 anni o non autosufficienti indicati nell’articolo 12 del Tuir, anche non a carico del dipendente. L’esenzione è valida nel caso in cui il servizio sia offerto direttamente dal datore oppure attraverso terzi, in questo caso con rimborso di spese già sostenute dal dipendente mediante la presentazione della documentazione come prova di spesa.

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