L’8 marzo è un giorno molto importante, visto che è la Giornata internazionale dei diritti della donna, nota anche come Festa della donna.

L’importanza del ruolo della donna nel mondo del lavoro è ormai un dato di fatto supportato anche da numerosi studi che dimostrano come questo ha un impatto significativo sullo sviluppo e sulla crescita di un Paese, in vari ambiti come quello economico, finanziario e sociale.

Il lavoro femminile è in continua crescita e rappresenta un aspetto importante dello sviluppo occupazionale. Le donne considerano il lavoro un’attività fondamentale, da preservare lungo l’arco della vita perché importante per l’identità personale, in quanto garanzia di indipendenza e di riconoscimento sociale.

In Italia l’impianto normativo esistente sembra garantire una sostanziale parità giuridica, a partire dalla uguaglianza retributiva stabilita dai CCNL di settore (oltre che universalmente tutelata dagli artt. 2099 c.c. e 36 Cost.) e di trattamento normativo, le norme di diritto positivo vigenti in Italia appaiono quindi orientate verso l’obiettivo dell’abbattimento delle diseguaglianze.

Nonostante tutto il tasso di occupazione delle donne è ancora in percentuale più basso di quello degli uomini, il lavoro part time riguarda il 73,2% delle donne e i redditi complessivi sono in media del 25% inferiori rispetto a quelli degli uomini.

In Italia da tempo si sta promuovendo Il principio giuridico di pari opportunità, questo prevede che anche le donne abbiano diritto ad accedere a qualunque lavoro in condizioni di parità con gli uomini ed il diritto allo stesso trattamento per un lavoro eguale oppure equivalente, nonché alle progressioni di carriera comprese le promozioni.

Come detto, la strada percorsa è stata lunga ed importante, ma i passi ancora da compiere necessitano di ulteriori sforzi da muovere congiuntamente. Anche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, bisogna fare ancora tanto, considerato che negli ultimi anni le morti “rosa” sono in aumento.

 

 

 

 

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