Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi nel pomeriggio del 5 novembre 2025, sotto la presidenza di Giorgia Meloni, per una seduta densa di provvedimenti che intrecciano finanza, sostenibilità, infrastrutture e cultura, ma che toccano anche il mondo delle imprese, chiamato a un ruolo sempre più centrale nella transizione verde e nella competitività europea.
Sul piano economico, il Governo ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che aggiorna il Testo Unico sull’intermediazione finanziaria, adeguandolo ai più recenti regolamenti e direttive dell’Unione Europea. L’obiettivo è quello di rendere i mercati più efficienti e trasparenti, rafforzando la cooperazione tra le autorità di vigilanza e migliorando la gestione delle crisi dei depositari centrali in caso di liquidazione. Un intervento tecnico ma strategico, che punta a semplificare i rapporti tra istituzioni finanziarie e imprese, facilitando l’accesso ai capitali e riducendo i rischi sistemici in un contesto ormai completamente integrato a livello europeo.
Grande attenzione è stata dedicata al tema della transizione verde. Con il recepimento della direttiva europea sulla responsabilizzazione dei consumatori, il Governo introduce un pacchetto di norme contro il greenwashing e a favore della trasparenza delle informazioni ambientali. Arriva così un’etichetta armonizzata di durabilità dei prodotti, che comunicherà ai cittadini la reale vita utile di un bene, scoraggiando l’obsolescenza programmata e premiando le imprese virtuose. Per il tessuto produttivo italiano, soprattutto per le piccole e medie imprese, questo si tradurrà in nuove sfide e opportunità: chi saprà dimostrare pratiche sostenibili e verificabili potrà conquistare mercati e consumatori sempre più sensibili al valore ambientale.
Il Consiglio ha inoltre approvato, sempre in via preliminare, il decreto di adeguamento alla normativa europea sulle batterie e sui rifiuti di batterie, un settore chiave per la transizione energetica e industriale. Il nuovo quadro impone obblighi di tracciabilità, criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici e una responsabilità estesa del produttore lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Nascono così il Registro nazionale dei produttori di batterie e il Centro di coordinamento batterie, strumenti pensati per assicurare conformità, controlli e riciclo efficiente. Per le imprese coinvolte — dalla manifattura all’automotive, dalla logistica all’elettronica — si aprono scenari di investimento e riconversione produttiva, ma anche la necessità di aggiornare processi, certificazioni e competenze del personale.
Un altro tassello riguarda la gestione sostenibile delle risorse idriche. Il nuovo regolamento sul riutilizzo delle acque reflue affinate, in attuazione delle norme europee, definisce i criteri e le condizioni per l’impiego sicuro delle acque depurate, con particolare riferimento all’agricoltura. Oltre a ridurre l’impatto della crisi idrica, il provvedimento offre agli operatori agricoli e agroindustriali un quadro stabile per l’utilizzo delle acque rigenerate, promuovendo l’innovazione tecnologica, la sicurezza alimentare e la sostenibilità dei processi produttivi.
Sul fronte infrastrutturale, il ministro Matteo Salvini ha presentato il disegno di legge che proroga di sei mesi la delega per la riforma del Codice della strada. L’obiettivo è arrivare a una revisione completa della normativa, rendendola più organica e moderna, anche in chiave di sicurezza e digitalizzazione. Per le imprese della logistica, dei trasporti e della mobilità sostenibile, la riforma rappresenterà un banco di prova importante, con possibili ricadute su regole operative, tempi di guida, sicurezza dei lavoratori e gestione delle flotte.
Accanto agli interventi economici e ambientali, la seduta ha riservato spazio anche alla cultura, settore sempre più riconosciuto come motore di sviluppo e coesione sociale. Alba è stata proclamata Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027 per la capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione e partecipazione. Pistoia sarà invece la Capitale italiana del Libro 2026 con un progetto che mette la lettura al centro di un vasto programma di inclusione, educazione e crescita comunitaria, con oltre 1500 iniziative distribuite nell’anno. Due riconoscimenti che testimoniano la volontà di investire su filiere creative e professioni culturali, settori che generano lavoro qualificato e attrattività turistica.
Non sono mancate le decisioni in materia di emergenze, con proroghe e nuove dichiarazioni di stato di emergenza in Piemonte, Toscana, Lombardia e Monza Brianza, e lo stanziamento di oltre dieci milioni di euro per gli interventi più urgenti. Le imprese dei territori colpiti potranno contare su fondi di supporto per la ripresa e la messa in sicurezza delle attività.
Il Consiglio dei Ministri n. 148 delinea un quadro di Governo pragmatico, orientato all’Europa e attento all’innovazione. Le misure approvate non parlano solo di norme o direttive: parlano di imprese che dovranno innovare, di lavoratori che dovranno formarsi, di filiere che dovranno diventare più sostenibili e competitive.





