Il 12 ottobre, in occasione della 75° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, l’Italia si ferma per ricordare le migliaia di persone che ogni anno subiscono infortuni sul lavoro, spesso con conseguenze tragiche. L’evento, che si terrà a Parma e in altre città italiane, promosso dall’ANMIL con il sostegno delle Istituzioni, mira a sensibilizzare la popolazione sul costo umano, sociale ed economico di questi incidenti.
Ogni infortunio sul lavoro porta con sé un prezzo altissimo: non solo in termini economici, con perdite di produttività, costi sanitari e indennizzi, ma anche sul piano umano. Le famiglie delle vittime, i colleghi, la comunità intera subiscono un danno che va ben oltre l’aspetto materiale. La vera sfida è, quindi, ridurre al minimo questi tragici eventi, non solo per tutelare la salute dei lavoratori, ma anche per proteggere il tessuto sociale.
La Confederazione Nazionale del Lavoro CNL è fermamente convinta che investire nella sicurezza sul lavoro non sia da vedere come un onere, ma come una necessità. Le politiche di prevenzione non solo riducono gli incidenti, ma migliorano la produttività e la competitività delle aziende, creando un circolo virtuoso di cui beneficia l’intera economia. È essenziale che la sicurezza venga considerata una priorità, non un optional.
“Questa giornata ci spinge a riflettere e a rinnovare l’impegno verso una cultura della sicurezza che coinvolga ogni attore del mondo del lavoro: dagli imprenditori ai lavoratori, dalle Istituzioni alla società. Solo attraverso un impegno collettivo, costante e condiviso, possiamo sperare di ridurre il numero degli infortuni e tutelare concretamente la vita dei lavoratori. Ricordiamo le vittime, ma guardiamo anche al futuro: investire nella sicurezza significa investire nel benessere di tutti, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e produttivo”, spiega il Dott. Michele Antonio Eramo, Presidente della Confederazione CNL.