Attraverso l’ultima relazione tecnica al decreto vengono chiariti alcuni dettagli sul tema del Reddito di Cittadinanza,  già a partire dalle risorse messe a disposizione che in un primo momento erano fissate  a 5,9 miliardi per il 2019 destinati quindi ad un massimo di 1,3 milioni di nuclei familiari, oscillati di molto nell’ultima settimana, abbassando a 5,6 miliardi i fondi ed escludendo così dalla misura circa 80mila famiglie.

Il testo della Relazione  specifica ancora che l’Erario, in presenza di somme non spese del Reddito erogato sulla Card su cui è stato accreditato, andrà a trattenere il 20% delle stesse e non più il 10%.

Sul meccanismo delle offerte di lavoro invece, recita che affinché  siano da ritenere congrue e perciò accettabili, debbono presentare tali caratteristiche:

  • Nel primo anno, la prima offerta non dovrà superare i 100 km di distanza da casa o i 100 minuti di viaggio, la seconda offerta il raggio di distanza passa a 250 km da casa, per la terza offerta si considera tutto il territorio nazionale;
  • Nel secondo anno, già dalla prima offerta i km di distanza si alzano a 250;
  • Dopo i 18 mesi, all’eventuale secondo ciclo di erogazione della misura, le offerte di lavoro potranno arrivare da tutta Italia.

Unico limite previsto è quello relativo alle famiglie con un componente disabile, in cui le offerte saranno accettabili fino ad un massimo di 250 km. Trasferendosi invece oltre tale limite si avrà diritto a delle mensilità ulteriori, da tre fino ad un massimo di dodici.

In ultimo, relativamente alle imprese che dovessero assumere un beneficiario del Reddito di Cittadinanza, si prevede uno sgravio che andrà dall’esonero fisso di 5 mensilità per le assunzioni avvenute al secondo ciclo di erogazione del Reddito, fino alle  18 mensilità, nel caso in cui il beneficiario venga stabilizzato nel corso dei primi 18 mesi di fruizione del reddito.

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